Dazi, cosa cambia con la lettera di Trump all’Ue

Dazi, cosa cambia con la lettera di Trump all’Ue

Dopo il Canada è stata la volta dell’Ue. Come promesso nelle scorse settimane il presidente americano Donald Trump ha inviato l’attesa lettera sui nuovi dazi per l’Unione Europea indicando tariffe al 30%.

La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha risposto all’annuncio di Trump immediatamente spiegando come i dazi creerebbero problemi nelle filiere produttive europee ma anche americane. Le contromisure europee potrebbero colpire settori chiave del Midwest, agricoltura in primis, con effetti a cascata sulle supply chain.

Una guerra commerciale su larga scala, proprio mentre l’Europa cerca di riaccendere la crescita, potrebbe poi generare uno shock recessivo. Secondo le prime stime del Peterson Institute, i dazi al 30% potrebbero costare solo all’industria europea oltre 45 miliardi di euro in mancate esportazioni entro il primo anno. Con l’automotive tra i settori più a rischio.

Non migliore la situazione per l’Italia. La Cgia di Mestre ha aggiornato le sue previsioni. "L'introduzione da parte dell'amministrazione Trump di una tariffa doganale del 30%, si stima, in via molto prudenziale, che avrà un impatto economico sulle esportazioni italiane attorno ai 35 miliardi euro all'anno", ha sottolineato l’Ufficio studi dell’associazione artigiani e piccole imprese. Le nuove tariffe entreranno in vigore ad agosto: restano quindi ancora poche settimane per l’Ue per negoziare e provare a reagire alle minacce della Casa Bianca.

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