Ipotesi patrimoniale, come si tassa la ricchezza (e chi la detiene in Italia)
Negli ultimi mesi si è riaperto il dibattito sull’introduzione di una tassa patrimoniale in Italia, soprattutto in chiave redistributiva. Fra le proposte più dibattute c'è quella della Cgil che suggerisce un “contributo di solidarietà” pari all’1,3% su patrimoni netti superiori a 2 milioni di euro. La misura dovrebbe interessare circa 1% dei contribuenti italiani (ovvero chi possiede i patrimoni più elevati) e generare un gettito stimato in circa 26 miliardi di euro l’anno. I proventi sarebbero destinati a spese sociali come sanità, politiche abitative e assistenza agli anziani.
In Europa solo pochi Stati — come la Spagna, la Norvegia e la Svizzera — mantengono un’imposta sul patrimonio netto delle persone fisiche. Per esempio, in Spagna la tassa patrimoniale è progressiva: può andare da circa lo 0,16% fino al 3,5% per i patrimoni elevati mentre in Svizzera è di queste ore la notizia del no al referendum per un'imposta nazionale sulle successioni e sulle donazioni per i trasferimenti di ricchezza superiori a 50 milioni di franchi. In Italia l’adozione di una patrimoniale “alla spagnola” comporterebbe un cambiamento strutturale del sistema fiscale: passeremmo da una tassazione frammentata su singole voci (immobili, rendite, conti, ecc.) a un’imposta globale sul patrimonio netto.
Secondo stime recenti, la ricchezza privata complessiva delle famiglie nel nostro Paese, che è immobiliare e finanziaria, ammonta a quasi 13 mila miliardi di euro (al netto delle passività), più del PIL nazionale.
Tuttavia, la distribuzione è fortemente diseguale: una piccolissima parte della popolazione detiene una quota molto ampia della ricchezza. Questo squilibrio è alla base delle ragioni che spingono molti economisti, partiti e sindacati a proporre una patrimoniale come strumento di equità e riduzione delle disuguaglianze.
Sul punto il governo Meloni però ha rigettato qualsiasi proposta di patrimoniale. E questo nonostante la misura toccherebbe, come detto, una platea ristretta. Appena 500 mila secondo alcune stime.