Le banche premiano le imprese che investono in sostenibilità

Le banche premiano le imprese che investono in sostenibilità

Secondo l’“ESG Outlook 2025” di Crif, le aziende con elevata adeguatezza ESG, ossia attente ai fattori ambientali, sociali e di governance, presentano un tasso di default inferiore del 25% rispetto alla media, confermando il legame virtuoso esistente tra sostenibilità e solidità finanziaria. Parallelamente, i finanziamenti associati a profili ESG più deboli registrano un tasso di default superiore del 2,7% rispetto alla media, con un incremento quasi triplo rispetto all’anno precedente.

Dall’analisi di Crif emerge come, nel 2024, il 70% delle aziende italiane di grandi dimensioni si sia collocata nelle due categorie con i punteggi ESG più alti, con un incremento del 24% rispetto al 2023. La tendenza è chiara anche tra le PMI: le imprese con buoni livelli di adeguatezza ESG sono aumentate di 17 punti percentuali rispetto all’anno precedente, mente si è registrata una diminuzione dell’11% di quelle con punteggi bassi.

Inoltre, cresce il riconoscimento da parte del sistema bancario alle aziende che adottano pratiche sostenibili: circa il 76% dei finanziamenti destinati alle grandi imprese e circa il 39% di quelli rivolti alle PMI sono stati erogati, nel corso del 2024, a imprese attente al tema della sostenibilità.

In quest’ottica, uno dei principali fattori di accelerazione nel percorso verso la sostenibilità è rappresentato dalla rendicontazione di sostenibilità: le imprese che rendicontano la propria performance non finanziaria presentano livelli di adeguatezza ESG superiori rispetto a quelle che non pubblicano il report di sostenibilità. Queste imprese dimostrano maggiore solidità, resilienza e performance migliori in termini di gestione del rischio.  Un buon profilo ESG rappresenta quindi un vero e proprio “pass” per l’accesso al credito!

 

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