Crowdfunding per pmi, tutto quello che bisogna sapere

Crowdfunding per pmi, tutto quello che bisogna sapere

Una rivoluzione per migliaia di Pmi italiane. È stata pubblicata il 25 ottobre in Gazzetta Ufficiale la delibera di Consob "sul crowdfunding di debito per le piccole e medie imprese". I portali di crowdfunding potranno offrire non più soltanto titoli di capitale, come azioni o quote, ma anche obbligazioni e altri titoli di debito. Le Pmi disporranno così di un nuovo canale di accesso al mercato dei capitali.

Come?

La novità dà attuazione alle nuove norme inserite nel Testo unico della finanza dalla legge di bilancio per il 2019. Fino a oggi le piccole e medie imprese potevano raccogliere fondi offrendo sulle piattaforme di crowdfunding soltanto quote del loro capitale. Con la nuova normativa Consob potranno anche decidere di collocare sulle piattaforme delle obbligazioni o degli “strumenti finanziari di debito”, titoli di debito, cambiali e minibond a breve termine.

Chi investe?

L’altra novità è legata agli investitori. In coerenza con le nuove prescrizioni di legge, Consob ha individuato le categorie di investitori, che si affiancano ai professionali, che potranno sottoscrivere, nei limiti stabiliti dal Codice Civile, le obbligazioni e i titoli di debito emessi dalle Pmi fino ad un importo massimo di 8 milioni di euro.

In particolare questi strumenti potranno essere sottoscritti da fondazioni bancarie, incubatori di start-up e investitori a supporto delle Pmi oltre che da investitori non professionali che rispondano a determinati requisiti patrimoniali o si avvalgono della consulenza di un intermediario. In altre parole piú possibilità da parte delle aziende di accedere a finanziamenti alternativi. A patto che siano disposte a mettersi in gioco facendosi conoscere non solo da chi investe di professione.

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