Grandi eventi, da Cortina alle Olimpiadi 2026 fino al Giubileo: così crescono Pil e imprese

Grandi eventi, da Cortina alle Olimpiadi 2026 fino al Giubileo: così crescono Pil e  imprese

I grandi eventi trainano il Pil. Tanto che dalle città ai territori è una corsa ad accaparrarsi le manifestazioni internazionali o a sfruttare al meglio gli eventi come leva di crescita. Il sogno per l’Italia resta l’Expo 2030 a Roma. Pochi giorni fa il sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri, non ha negato l'ipotesi di coinvolgere l'ex presidente Usa, Barack Obama, nel board che proverà a portare l'Esposizione in Italia. Dai Mondiali di sci di Cortina 2021 alle Olimpiadi Milano-Cortina 2026  passando per  il Giubileo 2025, in ogni caso, il calendario dei grandi eventi traccia un nuovo percorso di crescita per il Paese. Si va dallo sport, alla musica, alla moda, all’innovazione. Le manifestazioni internazionali offrono un doppio vantaggio: danno visibilità alle eccellenze di un paese e fanno girare l’economia dei territori. Attirano turisti, comportano investimenti in infrastrutture e danno lavoro ad imprese e professionisti in loco. 

Un recente lavoro del Centro studi Sose, ad esempio, ha misurato gli effetti economici dei Campionati Mondiali di sci Cortina 2021. Dal report emerge come nel biennio 2018-2020 «fatto 100 il fatturato realizzato dalle imprese coinvolte, in media il 5,9% è stato realizzato grazie ai Mondiali». Una stampella importante per le aziende che nel 2020 hanno affrontato l’anno horribilis della pandemia. Nel caso dei mondiali di sci, che hanno generato ricavi complessivi per 49 milioni di euro secondo quanto comunicato da Fondazione Cortina 2021, l’eredità è visibile: sono le infrastrutture. Si va dalla nuova cabinovia a dieci posti ai collegamenti tra tutti i versanti di Cortina (da ultimare in vista delle Olimpiadi del 2026). Gli investimenti pubblici sul territorio incoraggiano poi quelli privati. Un elemento ben inquadrato dalla ricerca del Sose sul caso Cortina. Senza i Mondiali il 27,8% delle imprese ha dichiarato che avrebbe investito meno o non avrebbe investito affatto. E il 70% degli imprenditori è convinto che gli investimenti effettuati per il mondiale abbiano contribuito a rilanciare il territorio.

Nel 2026 con le Olimpiadi ci aspetta un giro d’affari record. Secondo uno studio dell’Università Ca’ Foscari Venezia, si prevede una ricaduta diretta di oltre 1 miliardo di euro, tra spese e investimenti, e quasi 14 mila posti di lavoro. Il che significa più turismo, più lavoro per le imprese e per i professionisti. Specialmente per  quanto riguarda il settore dell’edilizia e dell’accoglienza.

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