LA FINANZA SOSTENIBILE. UN’OPPORTUNITA’ PER LO SVILUPPO ECO-SOSTENBILE IN AZIENDA

LA FINANZA SOSTENIBILE. UN’OPPORTUNITA’ PER LO SVILUPPO ECO-SOSTENBILE IN AZIENDA

L’Unione Europea, in seguito alle iniziative promosse in ambito internazionale, ha dato forte impulso alla definizione di una strategia in tema di finanza sostenibile negli ultimi anni. Infatti, il Piano d’Azione pubblicato dalla Commissione Europea nel 2018 pone al centro della strategia europea l’obiettivo di finanziare la crescita sostenibile e a promuovere investimenti in attività sostenibili, introducendo un programma di interventi volti a perseguire tale obiettivo attraverso una serie di iniziative regolamentari. Sulla scia del Piano d’Azione, la Commissione Europea ha definito nel 2020 una Strategia sulla Finanza Sostenibile che presenta l’obiettivo di riorientare i flussi di capitale verso attività eco-sostenibili e si è concentrato sul perseguimento di alcuni pilastri ben definiti:
- Stabilire una Tassonomia UE per definire in modo chiaro e trasparente le attività economiche sostenibili in conformità con gli obiettivi volti a contrastare il fenomeno del cambiamento climatico.
- Creazione degli standard UE sui Green Bond e sui titoli finanziari ecologici, essendo strumenti che rappresentano un’importante fonte di finanziamento delle attività necessarie alla transizione ecologica.
- Promuovere gli investimenti in progetti eco-sostenibili. In particolare riferimento al programma NexGeneration EU, l’obiettivo europeo sta nel premiare i progetti d’investimento che siano compatibili con gli indirizzi in tema di sostenibilità attraverso concessione di finanziamenti e contributi previsti dai dispositivi del programma.
- Integrare la sostenibilità nella gestione del rischio, rafforzando l’informativa su come gli istituti bancari prendono in considerazione i fattori ESG nelle loro politiche di concessione e monitoraggio del credito.

Dalla breve disamina del Piano di Azione sulla finanza sostenibile è evidente come l’Unione Europea abbia come finalità ultima quella di cambiare il paradigma del finanziamento alle attività economiche, passando da un modello di finanza tradizionale ad uno di finanza sostenibile che sappia integrare all’attività economica aziendale un’analisi di natura ambientale e sociale in maniera significativa. Tale obiettivo presenta sicuramente delle difficoltà, sia in termini regolamentari, dovuti al fatto che si rende necessario introdurre delle normative specifiche ed armonizzarle in tutti i Paesi europei, sia in termini culturali, con particolare riferimento al mondo delle imprese. Infatti, concentrandoci su quest’ultimo aspetto, le iniziative in materia di finanza sostenibile sono già nei radar delle aziende di grandi dimensioni, ancora di più in quelle con titoli quotati su mercati regolamentati. Il vero cambio culturale è invece solo agli albori nel mondo delle PMI, le quali sono ancora eccessivamente ancorate ad un approccio alla finanza di tipo tradizionale, secondo cui l’azienda è un’entità che ha come principale obiettivo la massimizzazione del valore economico per i soci in maniera in gran parte distaccata dalle tematiche sociali ed ambientali che la circondano. L’impulso normativo europeo sul tema sicuramente darà uno stimolo a questa categoria di imprenditori, che dovranno necessariamente adeguarsi: in particolar modo gli istituti di credito saranno i primi stakeholder a richiedere questo adeguamento in quanto inizieranno ad applicare le disposizioni EBA che richiamano l’utilizzo dei fattori ESG nella valutazione del merito creditizio dal 2021.

Inoltre, sul tema della finanza sostenibile, particolare attenzione va posta sulla relazione di lungo periodo tra performance ESG e rendimento economico-finanziario degli investimenti. Una barriera allo sviluppo degli investimenti ESG spesso è rappresentato proprio dalla percezione da parte dell’imprenditore di un trade-off (negativo) tra l’investimento eco-sostenibile e il ritorno economico finanziario sull’investimento, basato sull’idea che questi investimenti comportino dei maggiori costi rispetto ad altri considerati più “tradizionali”. Al contrario, alcuni studi indicano che le aziende più sostenibili sono anche quelle meno rischiose e con potenziali di crescita nel medio-lungo periodo più elevate. Anche nella dottrina aziendale questo può considerarsi un dibattito ormai superato, in quanto nella massimizzazione dei rendimenti devono essere valutati tutti i rischi e le opportunità in una prospettiva di lungo periodo, tenendo in considerazione non solo i rischi finanziari ma anche i rischi di natura ambientale, sociale e di governance. La finanza sostenibile, associata ad investimenti di natura ESG, consente quindi di sviluppare in azienda un modello che genera valore di lungo periodo per i soci e per tutti gli stakeholder di riferimento e rappresenta un vero cambio di rotta nel modo di fare impresa.

La pandemia ha fatto emergere gli effetti di portata globale che possono abbattersi sui sistemi economici ed anche l’importanza da assegnare alla gestione dei rischi. L’emergenza sanitaria ha rafforzato l’attenzione dei policy makers verso i temi legati allo sviluppo sostenibile, confermando l’urgenza di attuare politiche economiche indirizzate allo sviluppo di un sistema capace di integrare “dimensione economica” e “dimensione ESG”. In ambito europeo la transizione energetica rientra tra gli obiettivi principali delle azioni di rilancio dell’economia ed è supportata finanziariamente dal programma NexGeneration EU. Inoltre, anche la tecnologia e la digitalizzazione della finanza può svolgere un ruolo determinante allo sviluppo della finanza sostenibile. L’applicazione della tecnologia nell’ambito della finanza sostenibile consentirà di identificare e valutare performance ESG ed esposizione ai rischi ESG di uno specifico progetto aziendale, di un’azienda nel suo complesso, di uno o più fornitori nella supply chain o di un portafoglio titoli, migliorando quindi l’accessibilità alle informazioni ESG da parte del sistema bancario e degli investitori istituzionali e consentendo di “premiare” le attività economiche in conformità ai nuovi parametri di sostenibilità. Per cui, integrare la sostenibilità nei processi decisionali degli attori economici rappresenta un’occasione unica per rafforzare il ruolo della finanza sostenibile all’economia reale delle imprese e, insieme ad un efficiente sistema di raccolta delle informazioni e di rendicontazione di sostenibilità, permette di gestire le opportunità ad essa connesse.
                                                                                                      S CO A – ESG ITALIA

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