Il mercato è pronto per la nostra idea di crowdfunding: garantisce SCOA

Il mercato è pronto per la nostra idea di crowdfunding: garantisce SCOA

Da Prima Pagina del 20 gennaio 2013

La sua società ha studiato tutto nei dettagli, partendo dal modello anglosassone che in realtà è stato in parte l’ispiratore e in parte il caposaldo dell’idea. Federico Palmieri, dottore commercialista e revisore dei conti della società di consulenza SCOA, racconta i passi compiuti per arrivare a Com-Unity, il portale web (che verrà attivato probabilmente all’inizio di marzo) lanciato con Banca Interprovinciale.

L’idea è completamente nuova per il mercato nazionale, e destinata probabilmente a cambiare le carte in tavola nel modo di fare finanza: il principio è quello del crowdfunding, ossia il “finanziamento della folla”. In sostanza, chiunque può proporre un progetto imprenditoriale, lo sottopone al portale della Banca e può ottenere finanziamenti da altri utenti. Ogni singolo internauta può proporre qualcosa o finanziare i progetti di altri, anche (anzi: principalmente) con piccole somme.

La particolarità del progetto che la società di consulenza SCOA ha studiato consiste nella presenza di un comitato di garanzia che supervisioni i progetti proposti: un motivo di sicurezza in più per chi poi li andrà a sostenere. «Dietro a un progetto simile" - spiega Federico Palmieri - "c’è tanto studio, c’è la voglia di cambiare le cose e proporre qualcosa che sia davvero innovativo, c’è la consapevolezza che la crisi ci ha messo in difficoltà ma che in qualche modo bisogna uscirne. Noi che siamo sempre a fianco delle imprese sappiamo di dover trovare le formule giuste per cambiare le cose». Un altro punto focale del crowdfunding secondo Scoa e Banca Interprovinciale è la possibilità, per chi lo desidera, di ricevere un vero e proprio “business coach”: un allenatore al business, che insegni a chi vuole migliorare le possibilità più efficaci per imparare a fare impresa.

«Le zone anglosassoni dalle quali tutto è partito - aggiunge Palmieri - ci insegnano come, prima o poi, evolverà il mercato anche qui. Con questo progetto possiamo far rinascere il sentimento aggregativo della rete. Abbiamo cercato di far fruttare il modello anglosassone anche qui in Italia, adattandolo alla stringente normativa bancaria presente nel nostro Paese. Credo che Com-Unity sia l’unica piattaforma in grado di operare in maniera davvero corretta». E per SCOA non ci sono dubbi: il mercato è pronto. «Soprattutto da parte dei giovani - chiude Palmieri - credo ci sia voglia di sperimentare qualcosa di diverso».

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