Banca Interprovinciale punta sul crowdfunding

Banca Interprovinciale punta sul crowdfunding

Un progetto a metà tra il social network e il fare impresa. Un’iniziativa basata sulla tecnica del crowdfunding (crowd, folla, funding, finanziamento), letteralmente "finanziamento dalla folla". Si chiama Com-Unity, ed è un nuovo portale promosso dalla Banca Interprovinciale (istituto di credito modenese con sede legale in Via Emila Est n. 107) e dallo studio di consulenza SCOA. Com-Unity è dotato di un comitato etico, che vanta la presenza del Magnifico Rettore dell’Università di Bologna Ivano Dionigi, il quale ha il compito di selezionare le idee di business o di iniziative benefiche proposte.

Una volta passato il vaglio, un progetto viene esposto sul portale. Gli utenti possono esaminare le idee, valutarle e, se vogliono, offrire una propria donazione. Se il “business plan” o l’idea di “charity” non raggiunge una soglia sufficiente per essere avviata in un certo periodo di tempo (ancora da decidere l'entità), gli importi donati vengono restituiti.

Alessandro Gennari, direttore di Banca Interprovinciale, spiega le ragioni che lo hanno portato a puntare sul crowdfunding, tecnica peraltro usata dal presidente Obama durante la campagna elettorale del 2008 e da Matteo Renzi per le ultime primarie del centrosinistra: “Vogliamo creare un luogo in cui un’idea possa essere giudicata dal popolo della rete, e in quello stesso popolo trovare la fonte di finanziamento. È un’idea innovativa, ma viviamo in un mondo dove le vecchie certezze sono crollate, e per emergere è necessario ingegnarsi e provare nuove strade. E anche -aggiunge Gennari- fare network. Siamo infatti aperti a collaborazioni con altre banche e istituti finanziari”.

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